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studiare alveari

Quegli italiani che studiano gli alveari. Da dentro

Alveari senza segreti. L’azienda tecnologica friulana Eurotech ha ideato un mini transponder in grado di monitorare il comportamento delle api, preziose per l’uomo, l’ecosistema e l’ambiente. Una scoperta che apre nuovi ambiti di studio, all’interno del progetto GENKI – Global Environment Network, Knowledge and Involvement.

Come funziona

Delle dimensioni di una pulce, i mini transponder sono dotati di radio-frequency identification per l’identificazione automatica di informazioni relative a oggetti, animali o persone, basata sulla capacità di memorizzazione di dati da parte di etichette elettroniche chiamate tag. L’identificazione avviene mediante radiofrequenza, grazie alla quale un reader è in grado di comunicare e aggiornare le informazioni contenute nei tag che sta interrogando.

I trasponder sono stati applicati sul torace di un campione di api, in collaborazione con l’Istituto Tecnico Agrario Giovanni Brignoli di Staranzano, in Friuli Venezia Giulia. È stato così possibile monitorare in tempo reale il loro comportamento. 

Responsabili del 70% dei processi di impollinazione delle specie vegetali nel mondo, le api svolgono un ruolo centrale nel nostro ecosistema, sono fondamentali nella produzione del cibo che mangiamo e garantiscono un terzo della produzione alimentare globale.

«Si tratta per noi di un progetto sperimentale di IoB (internet del comportamento), potremmo definirlo ‘l’alveare intelligente’ – afferma Roberto Siagri, amministratore delegato di Eurotech – Le api sono insetti preziosissimi per l’uomo e il suo ambiente. Sono capaci di fornire informazioni che possono determinare le decisioni da assumere in merito alla sostenibilità ambientale. Sembrerebbe impossibile che un insetto, come l’ape, possa essere determinante per il livello di salute ambientale. Eppure è così. Per questo abbiamo messo a disposizione la nostra tecnologia per questo progetto. Anche Eurotech guarda, ormai da anni, alla sostenibilità, e grazie alla trasformazione digitale le imprese possono divenire sostenibili. Sempre di più le scelte strategiche si poggiano sui dati e sulla loro elaborazione, con tecniche anche di intelligenza artificiale. Grazie all’internet delle cose (IoT) e all’internet del comportamento (IoB) si possono ora raccogliere una quantità importante di dati che ci permetteranno di conoscere meglio l’ambiente intorno a noi, prendendo le giuste decisioni anche in termini di sostenibilità».

IoB, internet del comportamento

«IoB (internet del comportamento) è una sorta di evoluzione di IoT (internet delle cose) – afferma Marco Carrer, CTO di Eurotech – Se fino a poco tempo fa si parlava solo dell’Internet delle cose, ora si parla dell’Internet del comportamento. Ovvero: la tecnologica consente oggi di monitorare determinati comportamenti, anche di tipo animale. L’equilibrio dell’ecosistema ambientale dipende dal comportamento delle api, e così pure, gli insetti sono fucina di informazioni utili per capire anche e come la sostenibilità ambientale è più o meno compromessa. Siamo ad un nuovo punto dell’orizzonte, anche Gartner posiziona l’IoB fra le parole chiave di questo 2021. Sistemi digitali sempre più evoluti, che sfruttano l’intelligenza artificiale, sono in grado di fornirci preziosissime informazioni sui comportamenti. Il futuro della tecnologia lo vedo sempre più legato all’intelligenza artificiale, applicata ad un numero sempre maggiore di settori».

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