La app che ti dice se il cibo inquina e ti fa bene

Una app per smartphone per sapere quanto inquina il cibo che compriamo o mangiamo. Si chiama Setai ed è stata creata da due giovani veneti di Mirano, Andrea Longo ed Edoardo Danieli, con il supporto scientifico dell’azienda veneta di consulenza ambientale ed energetica eAmbiente.

Per scegliere cibi non solo sani, ma anche amici dell’ambiente, si può usare la fotocamera dello smartphone per inquadrare il codice a barre di un prodotto al supermercato. La app calcola sia se il cibo è salubre, sia se è sostenibile dal punto di vista ambientale.

Il cibo è sano? Lo dice la app!

L’applicazione riporta principalmente due informazioni: la salubrità del cibo, cioè la qualità dei valori nutrizionali e degli ingredienti, e l’impatto ambientale del prodotto. Quest’ultima è la vera innovazione introdotta dalla metodologia scientifica sviluppata da Setai, che permette di calcolare le emissioni di gas serra generate durante tutto il ciclo produttivo: dalla fase agricola all’arrivo sullo scaffale del supermercato.

Entrambi gli indici sono rappresentati con un numero, da uno a dieci. E con un colore, dal rosso al verde acceso. Due semafori, insomma.

Come viene giudicato il cibo

A ogni prodotto è attribuita una categoria di riferimento per l’impatto ambientale, che ha una sua emissione di anidride carbonica a livello medio nazionale. Si tratta quindi di standard definiti e certificati da realtà di riferimento, come l’Unione Europea e Università di primo livello. Il punteggio della categoria viene poi corretto in base al metodo di trasporto utilizzato, all’origine dell’ingrediente, al livello di trasformazione industriale, per arrivare a una valutazione finale per ogni prodotto alimentare venduto nei supermercati.

L’obiettivo di Setai è espandersi in Italia e in Europa e diventare un punto di riferimento anche per quelle aziende che vogliono mostrare, già sull’etichetta, i dati dell’impatto ambientale dei loro prodotti.