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Gli scontenti di Groupon si organizzano su Facebook

Groupon proteste su FacebookSono già più di mille i clienti "insoddisfattI" di Groupon che hanno aderito al gruppo "Groupon: problemi e denunce" su Facebook. Se l'unione fa la forza nell'ottenere prezzi migliori, devono avere pensato, fare gruppo servirà anche per protestare contro i disservizi. E per ottenere una risposta che tarda ad arrivare.

L'ELENCO DELLE LAMENTELE
A guardare l'elenco dei messaggi postati dagli arrabbiatissimi ex clienti Groupon ci si trova un po' di tutto: prodotti acquistati e mai ricevuti, con una surreale corrispondenza via email con il servizio clienti che dà informazioni incoerenti nel corso delle settimane; una "lista nera" dei partner più famigerati per quanto riguarda tempi di spedizione; descrizioni di packaging discutibili; elenchi di utenti che sono riusciti a ottenere un rimborso e istruzioni su come protestare con l'azienda.

UN SERIO PROBLEMA DI IMMAGINE
E soprattutto lamentele e invettive, nello stile libero, caciarone e anche un po' sopra le righe tipico dei social network. Per adesso il gruppo sta cercando soprattutto di ottenere visibilità e di farsi conoscere, con il doppio intento di cercare di ottenere un rimborso e di mettere in guardia i potenziali clienti di Groupon. Una sorta di class action spontanea, con il gruppo di acquisto che diventa gruppo di protesta. E se l'iniziativa dovesse avere successo, per Groupon si porrà un problema serio di reputazione on line: sconto o no, anche on line il passaparola resta un mezzo potentissimo per il successo (o l'insuccesso) di un'azienda.

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